WHOAMI

Sorry, this entry is only available in Italian.

WHOAMI

WHOAMI
Whoami (who am I) è un progetto sperimentale creato in collaborazione con Idlab, studio di interaction design di Milano. Il progetto nasce con l’obiettivo di esplorare nuove forme di condivisione del sapere; un sistema di blended learning, alternativo alla scuola tradizionale, che
 mette insieme forme di interazione on-line con attività offline, sviluppate lungo un sistema orizzontale. 
Il progetto vive su due layer paralleli: uno digitale, una pagina web e una serie di gruppi dedicati su Facebook e uno fisico, l’Accademia Abadir.

Whoami utilizza il gioco come strumento di apprendimento. Ogni studente è un giocatore che attraverso una serie di attività on-line/off-line può apprendere nuove competenze e aumentare il proprio punteggio basato sull’evoluzione di 4 caratteristiche: Strength, Wisdom, Charisma and Amability. Il progetto si articola in cinque stanze “virtuali” ognuna gestita da un Gamemaster che propone ai giocatori diverse sfide nel campo del design.

DIARY ROOM
DIARY ROOMpgLa Diary room è il mondo del design e dello storytelling. Lo scopo di questa stanza è insegnare a progettare semplici oggetti, scoprire tutti i trucchi relativi ai processi e raccontare le proprie storie nel modo migliore, interagendo con altre persone.
Gamemaster: Stefano Mirti

 TINKERING ROOM
TINKERING ROOKLa Tinkering room è dedicata all’elettronica. In questa stanza si realizzano progetti interattivi mediante l’utilizzo di strumenti come Arduino.
Gamemaster: Nico Angelone

TYPE ROOM
TYPE ROOMLa Type room è legata all’universo della tipografia, analogica e digitale. In questa stanza vengono esplorati in modo non convenzionale gli input e gli output della tipografia. Ogni giocatore deve creare una typeface che rifletta la propria identità.
Gamemaster: Ko Sliggers

COLLECTORS ROOM
COLLECTORS ROOMLa Collectors room affronta il tema del design dei servizi. In questa stanza si impara a collezionare e organizzare oggetti; osservare l’ambiente circostante; definire problemi, concept e soluzioni; trovare storie e condividerle.
Gamemasters: Marco Lampugnani e Gaspare Caliri

MAGAZINE ROOM
MAGAZINE ROOMLa Magazine room traspone l’esperienza whoami all’interno di un magazine realizzato mediante l’interazione degli utenti. In questa stanza si impara a creare un magazine in ogni sua parte: contenuti, layout e cover.
Gamemasters: Tomoko Sakamoto e David Lorente

WHOAMI GOES TO TRIENNALE

TRIENNALE2

Tre giorni di workshop / exhibition / gaming: WHOAMI in Triennale dal 10 al 12 di maggio
2013. A concludere il suo primo periodo di prototipazione effettiva (gennaio – aprile),
Whoami è stato invitato a essere parte dell’evento “Milano e Oltre” (a cura di
Connecting Cultures, dal 2 al 30 Maggio 2013).
Nei tre giorni in Triennale si sono svolti 4 workshop tenuti dai game-master già
attivi nelle quattro stanze “digitali” di Facebook.
Nel workshop della Diary Room, condotto da Stefano Mirti, i partecipanti
hanno realizzato taccuini, libriccini, diari, partendo da tecniche di rilegatura molteplici.

Nel workshop della Tinkering Room, condotto da Nico Angelone, è stato costruito uno
speciale zoo interattivo partendo da una serie di incredibili gadget elettronici
recuperati a ChinaTown: un gioco di cavi, sensori, buzzer, interruttori e – l’oramai
onnipresente – microcontroller Arduino;
Il terzo workshop è quello della Type Room nel quale il designer olandese
Ko Sliggers ha accompagnato i partecipanti alla scoperta del mondo della tipografia
utilizzando trucchi e magie abbastanza incredibili.
Infine, il workshop della Collectors room, condotto da Marco Lampugnani
e Gaspare Caliri (Snark). In questo caso si affronta il tema del design dei servizi
partendo dall’osservazione degli utenti. Detto diverso: user-centered design e cultural
probes a tutta manetta.
Oltre ai quattro workshop descritti sopra,è stata allestita una mostra con i lavori più interessanti sviluppati nei mesi di prototipazione dell’intero sistema. Materiali prodotti nei
workshop di Catania, nelle workshop digitali su Facebook e durante i workshop in Triennale. Ai materiali già prodotti,
si aggiungeranno gli output prodotti in Triennale.

 

Leave a Reply