31 August 2020

STUDENT TALKS – ISSUE #05

Da studente di Design a founder del proprio brand di occhiali da sole: Fabrizio Zito, ex studente di ABADIR, ci racconta la sua storia.


Sono Fabrizio Zito, giovane designer e sognatore siciliano. Uno dei ricordi a me più cari, quello che segna l’inizio del mio percorso e marchia la mia personalità, è sicuramente il primo giorno ad ABADIR, dove tre anni dopo avrei conseguito la laurea col massimo dei voti. Quel momento è l’inizio di un viaggio che continua a sorprendermi ogni giorno con nuove tappe importanti.

Frequentare il triennio presso questa nuova scuola siciliana ormai consolidata significa fare pratica ogni giorno con il design in tutte le sue sfaccettature. Questo approccio a tutto tondo ha pian piano rivoluzionato il mio punto di vista sul mondo: i numerosi workshop e i vari incontri con le aziende italiane e internazionali sono stati colonne portanti della didattica e hanno fatto sì che io potessi non solo mettermi alla prova nei vari ambiti della progettazione, ma anche comprendere che designer sarei voluto diventare un giorno.

Fabrizio Zito indossa gli Occhiali da sguardo triste della collezione Zito occhiali da sguardo – CULT 2020

Con un bagaglio culturale (e professionale) ampio e vario come quello costruito ad ABADIR, ho poi deciso di proseguire il mio percorso con un biennio di specializzazione alla NABA, dove mi sono da poco laureato in design del prodotto. E grazie all’unione di queste competenze oggi sono vicino a realizzare il mio sogno: diventare un designer di occhiali.

Quello che doveva essere, infatti, solo un progetto di tesi in brand design dal titolo Zito occhiali da sguardo, avviato alla fine del mio corso di laurea specialistico sotto la guida del designer Mario Trimarchi, mi ha poi portato a registrare il mio marchio ed avviare il mio brand nel mondo dell’occhialeria. Gli occhiali sono sempre stati la mia passione più grande: fin dai miei primi passi nel mondo della progettazione, quello che mi rendeva fiero era combinare e mettere insieme pezzi di vecchie montature d’occhiali per dar loro una nuova vita.

Occhiali da sguardo arrabbiato

È stata sicuramente l’originalità dei corsi di studio che ho seguito a portarmi ad inserire nel mondo dell’occhialeria una nuova tipologia di occhiali: gli occhiali da sguardo, ovvero montature capaci di cambiare l’espressione di chi li indossa a seconda dell’umore.
Zito occhiali da sguardo è un progetto innovativo ispirato a una delle più celebri provocazioni del dialetto siculo: chi spacchiu talìi? (cos’hai da guardare?). In Sicilia, infatti, lo sguardo – unito alla gestualità – è considerato il più forte mezzo di comunicazione non verbale e ad esso viene attribuito un grande valore espressivo.

Nel tempo il progetto ha preso forma analizzando le più svariate tipologie di sguardo, che oggi fanno da linee guida per la progettazione della mia prima collezione, la CULT 2020, destinata a crescere di anno in anno. Oltre alla CULT collection il brand, consapevole delle numerose sfumature che uno sguardo può esprimere, offre al cliente la possibilità di indossare uno sguardo unico con la collezione TAYLOR MADE, progettata da me secondo le sue personali richieste.

Occhiali da sguardo stupito

CULT 2020 è la prima collezione che ho realizzato e segna l’inizio del mio viaggio nel mondo degli sguardi. Comprende cinque diverse tipologie di sguardo (stupito, arrabbiato, indifferente, perplesso, triste) scelti dopo analisi approfondite e studi volti a generare un alfabeto emozionale al quale faccio sempre riferimento anche per la progettazione delle collezioni future.
Il percorso per arrivare a comporre il mio alfabeto emozionale è stato lungo e articolato: ho trascorso intere settimane a studiare le espressioni degli occhi, a cercare di comprendere cosa rendeva uno sguardo arrabbiato piuttosto che rilassato, triste piuttosto che felice, o come un determinato sguardo venisse interpretato dagli altri – non solo in Sicilia ma anche nel mondo. Ho passato in rassegna maschere, volti, dipinti, le forme degli occhiali “tradizionali” e persino le emoticon!


Occhiali da sguardo triste – Quando uno sguardo si fa triste, è possibile tracciare sul volto una curva d’espressione rivolta verso il basso, le palpebre sembrano infatti inclinarsi leggermente.


Occhiali da sguardo arrabbiato – Quando uno sguardo si fa arrabbiato, è possibile tracciare una curva d’espressione rivolta verso l’alto, le sopracciglia si inarcano vertiginosamente.


Occhiali da sguardo stupito – Quando uno sguardo si fa stupito, è possibile tracciare due curve d’espressione volte ad ingrandire le due orbite oculari.


Occhiali da sguardo indifferente – Quando uno sguardo si fa indifferente, è possibile tracciare una linea d’espressione piatta, si rileva una simmetria nello sguardo.


Occhiali da sguardo perplesso – Quando uno sguardo si fa perplesso, è possibile tracciare due curve d’espressione capaci di rimpicciolire le orbite oculari.

Lungo questo percorso fatto di studi e sperimentazioni ho recentemente incontrato un’ottima compagna d’avventura: la mia collega e amica Nour Choukeir, di origini libanesi, che ha voluto seguirmi nelle nuove tappe del progetto, ponendosi come me l’obiettivo di rivoluzionare il mondo degli occhiali, nella consapevolezza condivisa che uno sguardo vale più di mille parole.


Fabrizio Zito
Studente del Corso Triennale in Design e Comunicazione Visiva
@zito_occhialidasguardo

PHOTO CREDITS Jon Bronxl

STUDENT TALKS #ISSUE 05 – AGOSTO 2020

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STUDENT TALKS
ISSUE #05
AGOSTO 2020


ARTICOLO DI
Fabrizio Zito
Studente del Corso Triennale in Design e Comunicazione Visiva

 

PHOTO CREDITS
Jon Bronxl