Lunedì 16 ottobre 2023 alle 10.00 da Zō Centro Culture Contemporanee inauguriamo il nuovo Anno Accademico in compagnia di Jurgen Bey, uno dei più importanti designer olandesi contemporanei, e con la sua lecture In the perspective of nonsense and other senses that make no sense.

«Nella ricerca appassionata del linguaggio della realtà, le parole non sono quello che sono. Sono l’interpretazione di chi scrive e poi di chi ne dipana i significati. Cos’è più vicino alla verità, il pensiero intellettuale quasi scientifico governato da regole o il cuore istintivo che si sente in frammenti? Uniti o separati? Innocenza o ignoranza? Finzione o realtà? La testa o il cuore? Sono lacerato. Cosa sento? Cosa penso? E cosa è reale? Il cuore batte. Nella sanità mentale medito, non lo so, non lo so, non lo so, non lo so… Forse se lo ripeto mille volte non lo saprò.»
—Jurgen Bey

Ingresso gratuito.
Posti limitati!

L’evento fa parte della Open Week di ABADIR, una settimana ricca di attività ed eventi rivolti principalmente agli studenti e studentesse della nostra Accademia – come Blank Poster, workshop di Graphic Design con Gianluca Cannizzo – e in alcuni casi aperti al pubblico.

La Open Week si conclude venerdì 20 ottobre alle 19.00 da Trame di Quartiere (via Pistone 59) con il vernissage della mostra Let the City speak (fai parlare la città) che include una selezione dei manifesti su Catania realizzati nel corso della Summer School del Master in Comunicazione Visiva e Art Direction curata da Studio Mut.
Ingresso libero.
Save the date!

JURGEN BEY

Co-fondatore dello studio Makkink & Bey a Rotterdam, è uno dei più famosi designer olandesi contemporanei. Ha fatto parte del collettivo Droog. La sua pratica spazia dagli oggetti e arredi all’architettura e all’arte e si distingue per l’approccio critico al progetto, basato su un’indagine approfondita della cultura e della società. Nella sua visione, la pianificazione urbana, l’architettura del paesaggio e il design del prodotto sono legati indissolubilmente: i progetti prendono forma a partire dal loro contesto.
Ha ricevuto numerosi premi e le sue opere, che trasformano l’ordinario in straordinario, sono state esposte in importanti musei e mostre internazionali, come il Centre Pompidou di Parigi e il Victoria & Albert Museum di Londra.

Foto di Elisabetta Carrubba