DIPARTIMENTO DI ARTI VISIVE
Direttore e consulente scientifico di area: Luciana Rogozinski
L’impostazione della didattica del Dipartimento di Arti Visive riflette l’orientamento basilare di Abadir, diretto a guidare la formazione artistica verso una produzione culturale in movimento, e pertanto organizza in sequenze periodicamente strutturate la convergenza dei vari ambiti disciplinari su problematiche e sperimentazioni in grado di favorire l’attivazione e lo sviluppo, anche consapevole e critico, di un nuovo immaginario.
Il triennio rilascia un diploma accademico di primo livello in Arti Visive.
FILOSOFIA DELL’OFFERTA FORMATIVA
1. SCELTA DELL’ IMMAGINARIO COME CAMPO DI ANALISI E DI PROVA
Nell’odierno sistema di comunicazione il termine Arte, soprattutto se riferito ai circuiti delle nuove sperimentazioni, risulta cosi inflazionato e onnicomprensivo che ogni operazione che si compie in suo nome sembra fin dall’inizio neutralizzata. Perciò Abadir, per una nuova struttura di formazione diretta alle arti visive, nel suo impegno di ricerca e di attività preferisce riferirsi al concetto di Immaginario, esplorandone la sfera come fonte di significato con cui i singoli saperi produttivi entreranno in rapporto, ciascuno con la propria modalità e il proprio specifico contributo.
Scopo del processo di formazione così orientato è, da una parte, l’ampliamento della riflessione sulla natura e i comportamenti dell’immaginario nella situazione contemporanea, dall’altra la liberazione e il potenziamento dell’immaginazione attiva, che nella produzione spontanea di simboli vivi svincola psiche e gesto individuali e collettivi dalla ripetizione passiva dei modelli dominanti e dunque, anche in condizioni e contesti negativi, è al servizio della trasformazione.
2. ABADIR come TEORIA-IN-TEKNE
L’orientamento di Abadir nel processo di formazione è di far sviluppare la capacità analitica, la dimensione concettuale e quella immaginativa contemporaneamente al gesto fisicamente operativo, perciò ogni disciplina che preveda attività laboratoriale dedica una parte di insegnamento alla teoria che la concerne, sia come discorso autonomo sia parallelamente alle fasi pratiche, in modo da favorire la coscienza critica degli atti produttivi e da rendere sempre significativa e non neutra e impersonale l’esperienza tecnica.
3. ABADIR COME RICOGNIZIONE DEL DONO
Fa parte dell’intenzione di Abadir, nella scelta dei campi di esercitazione tanto delle singole discipline, quanto delle attività parallele rivolte all’esterno, dedicarne una parte considerevole alla ricognizione attiva di quanto è offerto dal contesto particolare della Sicilia in termini di patrimonio storico e naturale, restituendole il dono attraverso la produzione di forme, di rielaborazioni, di incontri e di scambi che traggano alimento diretto dalla ricchezza molteplice del luogo.
4. ABADIR COME CROCEVIA
Nelle proposte di attività seminariali e di workshop, nelle iniziative, nella costruzione di archivi di informazione, nelle aperture all’esterno e nella declinazione dei programmi di studio delle discipline di formazione, Abadir vuole rispettare una propria identità di crocevia, intendendo la sua collocazione in un’isola mediterranea come un’opportunità sia di convergenza che di irradiazione nello scambio reciproco di pensiero, di immaginario, di costumi e di significati con le vitali diversità dei mondi e delle culture extra-occidentali, nei loro valori primari e nelle loro particolari modalità di apertura attuale ai discorsi del mondo globalizzato.
Sbocchi professionali
Nella sovrapposizione costante tra conoscenza teorico-critica e pratico-tecnica, Abadir pretende fornire agli studenti una base conoscitiva solida e multiforme, capace di costituire un punto di partenza flessibile a partire dal quale lo studente potrà poi specializzarsi. La dimensione contemporanea del sistema delle arti visive, multidirezionale e in continua evoluzione, apre la strada a una grande e variegata molteplicità di professioni in costante sviluppo, praticabili sia nel mondo specifico dell’arte che in contesti differenziati o affini. Il percorso teorico previsto da ABADIR, variamente articolato sui molteplici contesti in cui si trova ad operare l’arte visiva oggi (estetici, psicologici, sociologici, antropologici, storici, economici…), accompagnando parallelamente il percorso laboratoriale e l’acquisizione degli strumenti specifici delle singole arti, consente di formare figure professionali duttili, in grado d’inserirsi in modalità inventive e plurime nel mondo dell’arte contemporanea.
Attività
Il percorso accademico, oltre alle lezioni previste dal piano di studi, sarà affiancato da attività extra, come workshop, seminari e incontri tenuti sia da esponenti del mondo dell’arte contemporanea sia da figure appartenenti ad altri ambiti. Al fine di garantire il massimo dello scambio e dell’interdisciplinarietà, workshop e seminari saranno preferibilmente indirizzati all’incontro tra figure e mondi diversi, che possano contribuire a generare negli studenti l’apertura e la capacità di visione che la formazione di ABADIR vuole promuovere e di cui vuole rendersi responsabile.